Una vittoria schiacciante del sì, pari al 96,6%, con un’affluenza del 22,3%, in linea con le aspettative dei promotori, ma troppo bassa per poter considerare la consultazione un successo. Complessivamente, i bresciani che hanno risposto alla chiamata alle urne per il referendum sull’acqua sono 216 mila su 970 mila aventi diritto.
In ogni caso, il voto del 18 novembre, che doveva decidere se mettere a gara il 49% di Acque Bresciane, la società che gestisce il servizio idrico in diversi paesi della Provincia e che nei prossimi anni prenderà via via in carico tutto il territorio bresciano, manda un segnale politico al Broletto, regista dell’operazione. Coinvolto peraltro in duplice veste nel tema, come referente dell’Aato, l’autorità di controllo dell’ambito territoriale, e della stessa Acque Bresciane, partecipata dai Comuni o da società controllate dai municipi, come Aob2, Sirmione Servizi e Garda Uno.
Fonte: giornaledibrescia.it (qui)